Nei film, i bambini sembrano sempre avere una stanza perfetta con più spazio di quanto non serva Nel mondo reale, non è così e a volte i nostri figli sono più numerosi delle nostre camere da letto.

Spesso i fratelli condividono la stanza! Cosa deve fare una mamma per aiutare i suoi piccoli a condividere lo spazio senza che il sonno ne risenta?

Questi 10 suggerimenti possono aiutarti:

1. Inizia con un bambino che dorme bene

I piccoli che fanno fatica a dormire, prima di condividere la stanza, possono peggiorare ulteriormente dopo che vengono messi a dormire insieme. Se i tuoi bambini hanno meno di due anni, posso aiutarti a migliorare il loro sonno. Questo fa un’enorme differenza quando si preparano i bambini a condividere lo spazio della nanna.

2. Prepara la stanza

Non puoi impedire ai tuoi piccoli di far rumore, ma puoi rganizzare la stanza affinché si disturbino il meno possibile. Puoi disporre i mobili in modo che la culla e il letto si trovino sui lati opposti della stanza. Quello spazio extra (più una macchina del suono accanto a ciascuno) può impedire ai bambini di svegliarsi a vicenda.

3 E’ importante sapere …

Sapevi che l’80% dei bambini dorme anche se è attivo un allarme antincendio? È vero! Il suono penetrante di un allarme antincendio non sveglia la maggior parte dei bambini di età compresa tra 2 e 13 anni. Poiché gli allarmi antincendio raramente interrompono il sonno, il tuo bambino più grande probabilmente dormirà nonostante i rumori del fratello minore.

4. Parla con il fratello maggiore

I fratelli più grandi, specialmente quelli di età superiore a 2 anni e mezzo, possono comprendere la maggior parte di ciò che spieghi loro sulla condivisione della stanza e sul fratellino.

Ecco alcune cose davvero utili da includere nella tua conversazione:

– La mamma vede il fratellino.  Mostra al fratello maggiore che puoi vedere e sentire il bambino. Fai anche un ulteriore passo avanti e mostragli lo schermo del tuo baby monitor. Entra nella stanza con il baby monitor e digli “ciao” in modo che possa vederti e sentirti. Questa dimostrazione può essere davvero d’impatto.

– “Se senti il fratellino di notte, puoi semplicemente girarti e tornare a dormire. Al mattino, potrai raccontarmi tutto. ” Questo coaching è davvero efficace e offre ai bambini una guida chiara su cosa fare durante la notte se si svegliano.

– “Ricorda, non ci arrampichiamo nella culla né ci mettiamo giocattoli o coperte”. Spiegare questo aiuta il fratellopiù grande a capire le regole e tiene il bambino più piccino al sicuro nella culla.

5. Avere una routine coerente prima di coricarsi e giocare di ruolo o praticare la routine

Le routine della buonanotte sono una parte importante del sonno sano. Indicano al cervello dei bambini che sta arrivando il sonno e li aiutano a rilassarsi fisicamente prima di addormentarsi. Una routine della buonanotte chiaramente definita non deve essere complicata: basta svolgere le stesse attività nello stesso ordine e nello stesso posto ogni notte.

Potrebbe essere necessario modificare un po’ le routine della buonanotte quando sposti i fratelli nella stessa stanza. Potresti fare una parte della routine della buonanotte in salotto per il bambino più grande. Ad esempio, la routine della buonanotte del bambino si svolge in camera da letto, ma il fratello maggiore ha la routine della buonanotte in soggiorno (con le luci abbassate e la televisione spenta).

Mentre svolgi la routine della buonanotte con tuo figlio più grande, anticipagli come comportarsi quando entrerà nella stanza al buio e spiegagli l’importanza di stare il silenzio.

Ad esempio, “Tua sorella sta già dormendo nella sua culla. Dobbiamo essere molto tranquilli e intrufolarci come topolini silenziosi. Ti rimbocco le coperte, canterò molto piano e ti darò il bacio della buonanotte. Puoi mostrarmi come un topo si intrufola silenziosamente? Dai, sussurriamo. ” Poi camminate insieme lungo il corridoio come piccoli topolini silenziosi.

6. Scaglionare il tuo programma di 30-60 minuti

L’ora di andare a letto ha due grandi vantaggi. In primo luogo, protegge la routine individuale della buonanotte di ogni bambino come un momento speciale di coccole e amore. Questo permette ad entrambi i fratelli di non essere frustrati.

Ciò potrebbe richiedere un po’ di coordinamento durante il giorno per mantenere le finestre di veglia appropriate per ogni bambino.

7. Anticipare le tattiche di stallo

Alcuni bambini sono bravissimi a inventare ogni scusa per ritardare l’ora di andare a letto! Quando sei in una stanza con un bambino addormentato, questi ritardi possono passare da piccoli fastidi a grandi interruzioni, quindi sara’ importante un po’ di pianificazione. Dagli un po’ d’acqua prima di portarlo a letto. Proponigli il vasino un’ultima volta. Quindi, prima di entrare in camera da letto, spiega che se il fratellino si sveglia mentre gli stai dicendo la buonanotte, la mamma dovrà andarsene subito. Rimboccarsi le coperte, la nonna nanna o la routine nella stanza, dipendono dal fatto che abbiano bisbigliato e che il fratellino non si sia svegliato

8. Avere di notte un piano B

Potresti avere qualche intoppo lungo la strada, quindi assicurati di avere un piano di riserva. Anche se non hai mai bisogno di utilizzare il tuo piano di riserva, solo avere questa opzione allevierà la tua ansia.

9. All’inizio il pisolino in spazi separati

Il sonno diurno viene solitamente interrotto e disturbato più facilmente del sonno notturno. Creare spazi separati per i pisolini può essere molto utile. Spostare il piccolino nella tua stanza per il pisolino di solito può funzionare bene. Consiglio di spostare il tuo bambino più piccino invece del fratello maggiore.

10. Sii coerente

La pratica rende perfetti … o almeno rende tutto più facile. Concedi un po’ di tempo a questa transizione. Possono essere ragionevolmente necessarie una o due settimane prima che tutti si adattino davvero a questo nuovo modo di fare le cose.

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Sono Olga Pasin, psicologa perinatale, consulente sul sonno dei bambini, parent coach. Il mio lavoro è sostenere le persone e dare loro gli strumenti per vivere serenamente e in equilibrio, sia come singoli che come componenti di una famiglia. Leggi di più

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