Gli ingredienti per il cocktail della calma sono diversi.
Oggi vorrei introdurvi il primo ingrediente che svolge una funzione davvero benefica nell’aiutare un cucciolo a calmarsi:
LA FASCIA PORTABEBÈ
I vantaggi della fascia portabebè sono molteplici:
1 Maggiore sostegno fisico e, a esso collegato, il senso di sicurezza che possiamo trasmettere a nostro figlio
2 Aiuta soprattutto i neonati più irrequieti (che durante la poppata si sbilanciano costantemente agitando le braccia), a sentirsi “centrati”. In tal modo, il momento della pappa trascorrerà più tranquillo e il piccolo ingoierà meno aria (un fatto inevitabile, se piange mentre è attaccato al seno o al biberon).
3. Ben sistemato al suo interno, il bebè supera anche gli eventi più stressanti, come le feste, le commissioni in giro per la città e così via, poiché si sente avvolto e al riparo come in una piccola grotta e al contempo è protetto dalla luce.
4.Mentre gli state vicini trasmettendogli stabilità e sicurezza, avrete libere entrambe le mani.
È consigliabile avvolgere il piccolo nella fascia appena comincia ad agitarsi, soprattutto nelle ore critiche del tardo pomeriggio e della sera, in modo da prevenire l’acutizzarsi della crisi.
Altre soluzioni per i neonati, tipo i marsupi non adempiono alla stessa funzione della fascia poichè i neonati dovranno tenere una posizione verticale, innaturale per la loro colonna vertebrale, potrete introdurli quando il bambino saprà stare seduto.
Un neonato che ha trascorso nove mesi nella pancia della mamma, quando viene portato con la fascia, ritrova quel mondo avvolgente e caldo che ben conosce e, come tutti noi, si sente al sicuro in un ambiente che lo accoglie e rispetta i suoi bisogni.
Ecco che le crisi di pianto possono essere arginate!
Se decidete di utilizzare la fascia vi consiglio di chiedere l’aiuto di una consulente del portare, vi renderà le cose semplici!
Vi aspetto presto per scoprire il secondo ingrediente fondamentale per calmare un neonato!
Fonti bibliografiche
Brazelton T.B. (2017), Il bambino da 0 a 3 anni. Monza, Rizzoli.
Esther Weber (2007), Portare i piccoli, Il leone verde.