L’allenamento del sonno consiste nell’aiutare il bambino ad addormentarsi in modo autonomo.

Lo scopo può essere raggiunto attraverso approcci diversi. Molte delle opposizioni all’allenamento del sonno derivano da un malinteso generale su cosa significhi effettivamente accompagnare i bambini mentre imparano a dormire.

Per molti l’allenamento del sonno significa lasciare il bambino piangere da solo fino a quando non si arrende e si addormenta.

Ciò su cui voglio concentrarmi in questo articolo, tuttavia, è l’affermazione molto diffusa che qualsiasi forma di allenamento del sonno causi stress immenso al bambino a causa di livelli elevati di cortisolo, portando quindi a danni emotivi e danni cerebrali a lungo termine.

Il cortisolo, spesso indicato come “ormone dello stress”, viene rilasciato come parte del nostro ritmo circadiano. Non è quindi legato solo allo stress profondo.

E’ interessante sapere che alcuni studi hanno rivelato i modi in cui i bambini rispondono a diverse forme di stress, scoprendo che non sempre il pianto porta ad un aumento dei livelli di cortisolo. Inoltre, non tutti gli aumenti di cortisolo sono necessariamente “cattivi”.

Un bambino sperimenterà un aumento del cortisolo quando accade qualcosa di nuovo o inaspettato, come quando fa il bagno, gli si cambia il pannolino o fa il vaccino. Certamente non smetteremo di fare loro il bagno o cambiarli, perché ciò fa aumentare i loro livelli di cortisolo!

Sai cosa accade invece al bambino?

Dopo pochi giorni, smetterà di reagire al bagno con una risposta stress/cortisolo. Questo non perché abbia pianto, ma semplicemente perché ha imparato dall’esperienza ed è passato da una risposta stressante a una risposta più positiva.

Il cortisolo non è sempre il nemico che pensiamo che sia

Gli studi hanno effettivamente scoperto che i livelli di cortisolo che un bambino rilascia durante i periodi di “stress” a breve termine, sono in realtà inferiori (100-200%) rispetto ai livelli di cortisolo che i bambini producono naturalmente nel corso della giornata.

Inoltre, e questo è super interessante, i ricercatori hanno scoperto che c’è una risposta di cortisolo più sostenuta ed elevata quando il piccolo inizia l’asilo nido, rispetto a pochi giorni di “allenamento del sonno”.

Sono sicura che siamo tutti d’accordo sul fatto che l’inizio dell’asilo non causerà “danni al cervello permanente” o un “bambino abbandonato emotivamente”. Eppure, queste sono le frasi usate da alcuni quando si parla di allenamento del sonno.

Il pianto

Tutti conosciamo la reazione istantanea al pianto del bambino. Nonostante il tuffo al cuore, però, le grida del bambino non sono tutte uguali – non comunicano sempre disperazione. Non provocano sempre il rilascio di cortisolo, segnalano lo stesso livello di reazione allo stress.

Lo stress è classificato in tre stati specifici e separati

Stress positivo

Lo stress positivo è di breve durata e di entità lieve o moderata.

Questo è lo stress che sperimentiamo come parte della vita di tutti i giorni. Esempi sono lo stress che i bambini vivono quando fanno il vaccino, quando iniziano la scuola, l’asilo nido o il training sul sonno. Si tratta del turbamento che il bambino sperimenta davanti alle transizioni, e che vive con mamma e papà pronti a confortarlo.
Le risposte positive allo stress offrono ai nostri figli l’opportunità di osservare, apprendere e praticare risposte adattive in una situazione difficile. Anche quando modifichi le routines della nanna ci può essere un po ‘di pianto. Naturalmente il bambino protesterà per qualsiasi cambiamento dello status quo!
Non sta protestando perché è traumatizzato, ma perché è stanco e desidera andare a dormir
e e ora la situazione nanna è un po’ diversa e inaspettata.

Stress tollerabile

Si trova al di fuori della nostra routine quotidiana ed è di entità maggiore rispetto allo stress positivo, ma è ben tollerato biologicamente, è ancora relativamente a breve termine e potrebbe essere il risultato di un lutto famigliare o di un divorzio.
Non si può negare che queste situazioni causino stress, ma un adulto amorevole è presente per limitarlo e può aiutare il bambino a imparare ad affrontare lo stress – nel qual caso può, in definitiva, diventare una risposta positiva allo stress.

Stress tossico

Lo stress tossico è di forte entità e, per i bambini, comporta un’attivazione frequente o prolungata del sistema di risposta allo stress in assenza di un caregiver di supporto.

E’ il tipo i stress che vogliamo evitare. E’ lo stress che può derivare ad es. dagli abusi sui minori, dalla negligenza nelle cure, da una depressione materna a lungo termine o dall’abuso di sostanze da parte di un genitore. Quando questa forma di stress è cronica o a lungo termine, può danneggiare lo sviluppo del cervello del bambino.

Allenamento del sonno

Protestare per un cambiamento inaspettato fa parte dell’essere umano.

Mentre tuo figlio impara ad addormentarsi e a gestire i risvegli notturni, sarà in contesto familiare amorevole e reattivo, non vivrà uno stress intenso o tossico.

L’allenamento del sonno non causa al tuo bambino danni cerebrali o un stress cronico. Lavorare gradualmente verso un sonno migliore, a breve e lungo termine, significa che il bambino avrà, nel complesso, livelli di cortisolo più bassi rispetto a un bambino che continua ad essere troppo stanco perché riposa male e poco.

Anche nei casi di stress tossico gli studi scientifici ci dicono che lo stress che danneggia lo sviluppo del cervello è quello cronico e a lungo termine.

Il nostro compito come genitori non è sempre risolvere o distrarre durante il tempo di sonno non è eliminare le emozioni del bambino e calmarle costantemente con un seno o un ciuccio. Non è neanche bloccare il pianto o costringerlo a dormire. Il nostro ruolo cruciale è fornire ai nostri figli le migliori condizioni per osservare, imparare e praticare risposte adattive a tutte le situazioni, compreso il sonno

È quindi sbagliato insinuare che qualche notte di allenamento del sonno con un adulto amorevole sia equivalente (o addirittura peggiore) di un prolungato abuso fisico e mentale.

Cosa dovrei fare per migliorare il sonno del mio bambino?

Innanzitutto, i bambini che dormono di più hanno un livello di base di cortisolo inferiore a quelli che dormono male.

Il percorso per far addormentare bene il tuo bambino può sembrare stressante e può esserlo (soprattutto per i genitori), ma i benefici sono notevoli.

Riconoscere che la situazione attuale del sonno nella tua famiglia non funziona e apportare modifiche per migliorarla può effettivamente ridurre l’esposizione a lungo termine di un bambino allo stress e al cortisolo, senza dimenticare i numerosi vantaggi per tutta la famiglia che beneficerà di un sonno di qualità.

Collaborare con un consulente del sonno qualificato assicura che lo stress legato ai cambiamenti nella routine del sonno di un bambino sia gestito e ridotto al minimo. Lo stress verrà sempre contenuto da un genitore.

La nostra comprensione del cortisolo sottolinea anche l’importanza della coerenza per ridurre lo stress e garantire che sia vissuto dal piccolo in modo assolutamente sostenibile.

Anche se possono esserci ancora lacrime durante il processo di allenamento del sonno, l’esperienza dimostra che è possibile ridurre notevolmente lo stress, poiché il bambino comprende cosa sta accadendo.

Se stai pensando di iniziare l’allenamento del sonno o vorresti accompagnare tuo figlio ad addormentarsi in autonomia, la consulenza sul sonno può fare per te. Puoi prenotarla qui!

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Sono Olga Pasin, psicologa perinatale, consulente sul sonno dei bambini, parent coach. Il mio lavoro è sostenere le persone e dare loro gli strumenti per vivere serenamente e in equilibrio, sia come singoli che come componenti di una famiglia. Leggi di più

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