Partiamo con un’annotazione sulla sicurezza di tuo figlio, prima affrontare il nostro tema: tuo figlio per dormire in sicurezza deve essere sdraiato sulla schiena, è la posizione consigliata per proteggerlo dalla SIDS a questo link del ministero della salute puoi trovare le indicazioni che ti servono per prevenire la SIDS)
ALCUNI CONSIGLI UTILI
1. RILASSA IL TUO BEBE’
Nel corso della prima settimana di vita tuo figlio probabilmente dormirà a lungo, ma dopo circa due settimane, potrebbe essere più difficile per lui abbandonarsi al sonno quindi appena lo vedi assonanto o nervoso potresti cominciare a calmarlo, cullandolo , tenendolo in braccio. Se aspetti che si lamenti, piagnucoli o pianga proprio, sei davvero in ritardo!
Un bambino troppo stanco farà sia fatica ad addormentarsi, che a rimanere addormentato!
Il neonato ha tempi di veglia brevi, poiché si stanca facilmente! Osserva il tuo bambino per intervenire prontamente quando mostra i primi segnali di stanchezza.
2. FASCIARE
Fascia il tuo bambino appena nato, lo aiutareai a rivivere l’esperienza dell’utero, l’unico posto di cui fino ad ora ha conoscenza, inoltre, in questo modo si sentirà al sicuro, protetto e non verrà svegliato dal riflesso di Moro.
Puoi avvolgerlo in una coperta, in un lenzuolino a questo link puoi trovare un video che ti insegna come fare.
Possono essere necessari fino a 4 o 5 mesi affinché il bambino non venga più turbato dagi scatti involontari che fa il suo corpo.
3. GIORNI LUMINOSI / NOTTI SCURE
Forse sei tentata fin da subito di far dormire sempre il tuo bebè al buio per favorire il suo sonno, in realtà per aiutarlo a differenziare il giorno dalla notte ti consiglio di farlo dormire in una stanza semibuia di giorno e buia la notte.
La luce è ciò che spinge i nostri occhi a dirci di stare svegli anche se è ora di dormire!
4. ROUTINE DOPO LA POPPATA
La routine come già saprai, è fondamentale per i bambini poiché li tranquillizza e rende la realtà prevedibile. Con un neonato non è semplice impostare un routine, potresti provare, ad es. dopo la poppata, a giocare, cantare, fargli il bagnetto, intrattenerti con lui per circa 30 minuti. Ancora una volta, la luce che stimola i suoi occhi lo aiuterà a capire che la luce del giorno è fatta per restare sveglio almeno un po’. Stare con tuo figlio ti permetterà di imparare sempre più velocemente a conoscerlo, ad osservare i segnali di stanchezza e ad intessere un rapporto sempre più profondo con lui basato sulla comunicazione
5. CO-SLEEPING
Condividere la stanza ha diversi vantaggi sia per te che per tuo figlio:
– allattare è più semplice e meno faticoso per entrambi, così come il cambio del pannolino
– poiché tuo figlio sarà vicino a te potrà sentirti e annusarti e questo lo calmerà e lo fara star bene, si sentirà più sereno. Ti consiglio di mettere a dormire il tuo bambino in un lettino o in una culla vicino a te. Ricordati di ridurre gli spazi nella culla…il neonato ha bisogno di un nido dentro cui sentirsi al sicuro, gli spazi troppo ampi lo agitano!
6. SOLLEVA IL MATERASSO
Per i bambini che rigurgitano molto o hanno il reflusso, è più comodo dormire con il materasso leggermente sollevato. Dovrai inclinare il materasso in modo che i piedi di tuo figlio siano più bassi della testa, in modo che il contenuto dello stomaco non venga vomitato!. Per sollevare il materasso puoi metterci sotto coperte e cuscini. IMPORTANTE: il materasso deve rimanere sempre piatto, solo leggermente in pendenza. Devi assicurarti di non inclinare il materasso così tanto che il tuo bambino scivoli giù dal letto. Se hai dei ducbbi su cme sistemare il materasso puoi chiedere ad un’infermiera pediatrica, è sempre bene muoversi in sicurezza!
7. RUMORI BIANCHI
Il rumore bianco è composto da suoni simili a un ronzio di ventole, aspirapolvere, asciugacapelli, ecc. Aiuta il sonno perché all’interno dell’utero della mamma era tutto un rumore bianco. Il suono del suo flusso di sangue, il battito del cuore, ecc.
8. LA FASCIA
Stare nella fascia ricorda al bambino l’esperienza dell’utero e i bambini lo adorano
Inoltre è in sintonia con il ritmo del tuo respiro, il suono del tuo battito cardiaco e i movimenti che fai tu – camminare, piegarti. Questa stimolazione lo aiuta a regolare le sue risposte fisiche ed esercita il suo sistema vestibolare, che controlla l’equilibrio. La fascia è essenzialmente un “grembo di transizione” per il neonato, che non ha ancora imparato a controllare le sue funzioni e i suoi movimenti corporei. La ricerca ha dimostrato che i bambini prematuri che vengono portati prendono peso più velocemente, piangono e si lamentano molto meno. Il pianto è estenuante sia per il bambino che per i suoi genitori e può causare danni a lungo termine poiché il cervello in via di sviluppo del bambino è continuamente inondato di ormoni dello stress. I bambini che non hanno bisogno di spendere le loro energie per piangere osservano con calma e imparano attivamente dall’ambiente.
9. CULLA IL TUO BAMBINO
I movimenti della mamma cullano tuo figlio così come quando era nella tua pancia.
E’ importante sapere che quando un bambino è appena nato non percepisce appieno il proprio corpo, nel senso che non sente dove inizia e dove finisce. Solo tramite il contatto fisico con noi adulti può sentire, a livello tattile, di essere un’unità delimitata.
Sfortunatamente, alcuni di questi suggerimenti creano delle associazioni con il sonno.
Il problema con le associazioni del sonno sta nel fatto che il bambino ha bisogno di TE per ritrovare l’ambiente in cui si è addormentato. Diventi il suo “cuscino” e quando si sveglia durante le transizioni del sonno (che tutti noi abbiamo!) e il suo “cuscino” è sparito, non sa come tornare a dormire. Quindi, la chiave è consentirgli di andare a dormire nello stesso modo in cui si sveglierà durante tutta la notte. Se si sveglia brevemente e sei “scomparso” o il movimento si è fermato si sveglierà di più e dovrà chiamarti per essere “aiutato” ancora una volta. Tuttavia i primi 3 mesi i bambini hanno bisogno della mamma per addormentarsi, è una condizione del tutto naturale e va accompagnata, con il tempo potrai proporre a tuo figlio nuove strategie di addormentamento, superando anche le associazioni tra aiuti e sonno.
Se lo desideri puoi sperimentare i consigli che hai letto ma ricorda che ogni famiglia è a sé così come ogni bambino e ciò che funziona per alcuni non funziona o non piace ad altri. Osserva tuo figlio, il suo temperamento, ascolta anche i tuoi bisogni e poi metti in pratica ciò che ritieni più adatto al momento che state vivendo!