Nel mio lavoro incontro quotidianamente genitori confusi e spaventati davanti alle esplosioni emotive dei loro bambini: “Piange come un matto, per 30 minuti”, “Sbatte la testa contro il muro”, “Mi picchia e non riesco a calmarlo”.

La rabbia, la tristezza dei bambini disorientano i genitori, che le provano tutte per riportare la calma in famiglia. La maggior parte delle volte il conflitto si risolve con mamma e papà che alzano la voce, mettono in castigo, o tirano una sberla! Alla mia domanda: ”Secondo voi, quale poteva essere la causa della rabbia del vostro bambino?”, la risposta è quasi sempre “Non lo sappiamo”!

CHE FARE DUNQUE IN QUESTE DIFFICILI SITUAZIONI?

Per prima cosa è indispensabile essere consapevoli e comprendere le emozioni in circolo.
Dobbiamo capire e accettare prima di poter controllare ed esprimere le nostre emozioni. I bambini hanno bisogno di capire cosa sta loro succedendo, solo dopo averlo fatto possiamo trovare insieme una soluzione a ciò che ha generato tanto turbamento!

Le emozioni non sono un inconveniente, hanno uno scopo.
Ad esempio:
La tristezza è un’emozione capace unicamente di rallentarci, sia nel pensiero che nell’attività motoria. Questo può darci l’opportunità di riflettere sulla fonte del nostro turbamento emotivo e riflettere su ciò che è accaduto prima.

Al contrario, la rabbia ci accelera, mobilita un’energia intensa e invia sangue alle nostre estremità. Dal punto di vista evolutivo, questo ci ha preparato alla lotta; la rabbia ci fa capire che i nostri diritti sono stati violati e ci aiuta a mobilitarci per proteggerci dalle minacce future.

Le nostre emozioni devono essere rispettate e riflesse. Ciò include le intense emozioni dei bambini in situazioni apparentemente (per noi) non intense.

Recentemente l’American Academy of Pediatrics ha consigliato ai genitori di non utilizzare la tecnologia come un modo per calmare le emozioni negative nei loro figli. Nello specifico, hanno espresso “preoccupazione per il fatto che l’utilizzo dei media come strategia per la calma potrebbe portare a problemi con la regolazione dei limiti o l’incapacità dei bambini di sviluppare la propria regolazione emotiva”.

Fondamentalmente, i bambini hanno bisogno dell’esperienza di provare queste emozioni imparando a tollerarle per sviluppare l’autocontrollo e l’intelligenza emotiva.

Potete sperimentare questa strategia per gestire i momenti di crisi di vostro figlio:
1- Osservare l’emozione che il bambino sta manifestando
2- Considerare quell’emozione come un’opportunità che il bambino ha per crescere
3- Aiutare il bambino a dare un nome a ciò che prova
4- Trasmettere empatia e comprensione
5- Fissare dei limiti e aiutarlo a risolvere il problema

In questo modo, un giorno sull’altro, un’emozione alla volta i bambini si sentiranno ASCOLTATI davvero, RICONOSCIUTI fino in fondo e si sentiranno ACCETTATI .


E’ un lavoro che richiede tempo e pazienza ma che renderà le relazioni più serene e favorirà lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

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Sono Olga Pasin, psicologa perinatale, consulente sul sonno dei bambini, parent coach. Il mio lavoro è sostenere le persone e dare loro gli strumenti per vivere serenamente e in equilibrio, sia come singoli che come componenti di una famiglia. Leggi di più