L’ansia da separazione è una fase normale nello sviluppo di ogni bambino, ma può causare nuove difficoltà in una routine del sonno che sembrava ormai ben consolidata. Per definizione, l’ansia da separazione è “la paura e l’apprensione che i bambini esprimono quando vengono separati dai loro genitori o si trovano a interagire con estranei“.

Questa fase può essere difficile anche per noi genitori. Il nostro piccolo potrebbe iniziare a piangere non appena ci allontaniamo, a volte anche quando ci troviamo ancora nella stessa stanza! E anche se sappiamo esattamente perché sta piangendo, questo non rende più facile gestire la situazione dal punto di vista emotivo.

Come si manifesta l’ansia da separazione nel bambino?

Comportamento appiccicoso: il bambino richiede più attenzione e vuole stare sempre vicino a te.

Maggiore irritabilità durante la veglia: il piccolo può sembrare più capriccioso o agitato del solito.

– Desiderio costante di essere preso in braccio: può chiedere di essere tenuto in braccio più spesso.

Pianto quando ti allontani:  può iniziare a piangere non appena esci dalla stanza o ti allontani.

Perché si verifica l’ansia da separazione?

L’ansia da separazione si manifesta quando il bambino inizia a sviluppare una maggiore consapevolezza dell’ambiente che lo circonda e delle persone di riferimento, come i genitori. Questa connessione emotiva forte lo fa sentire protetto, ma allo stesso tempo può causare timore quando si allontana da chi lo accudisce. Si tratta comunque di una tappa evolutiva importante e completamente normale, che passerà con il tempo.

 

A che età si manifesta l’ansia da separazione?

8 mesi: intorno agli 8 mesi, il bambino sviluppa il concetto di “permanenza dell’oggetto”, ovvero capisce che una persona o un oggetto continuano a esistere anche quando non sono visibili. Questo può dare inizio ai primi segni di ansia da separazione, anche se a questa età non è ancora molto comune. Potresti notare che piange quando lo lasci all’asilo o con una babysitter, anche se è già abituato a quella persona.

14-18 mesi: un secondo picco di ansia da separazione si verifica tra i 14 e i 18 mesi, ma può protrarsi fino ai 24 mesi. In questo periodo, il bambino è più autonomo: sa camminare, dire qualche parola e potrebbe manifestare una protesta più evidente all’ora di andare a dormire o ogni volta che ti allontani.

L’ansia da separazione può anche ripresentarsi in momenti di grandi cambiamenti, come un trasloco, l’arrivo di un fratellino o l’inizio dell’asilo. In questi casi, dedica del tempo di qualità al tuo bambino durante la giornata o la sera per aiutarlo a superare questi momenti difficili.

 

Come aiutare il bambino a gestire l’ansia da separazione?

Ecco alcune strategie utili per affrontare l’ansia da separazione e rendere più serena la routine del sonno:

1. Introdurre gradualmente la separazione: pratica brevi separazioni durante il giorno per far capire al bambino che tornerai sempre. Quando esci dalla stanza, dì “Torno subito” e, quando rientri, saluta il bambino con un sorriso per rassicurarlo. Anche giochi come il “cucù” (peek-a-boo) possono aiutare.

2. Evitare di sgattaiolare via: se devi lasciare il bambino all’asilo o con un caregiver, è importante salutarlo apertamente. Dire qualcosa come “Ti voglio bene, tornerò presto” lo aiuta a capire che non lo stai abbandonando.

3. Incoraggiare il gioco indipendente: lascia che il bambino esplori l’ambiente da solo mentre tu rimani nelle vicinanze. Questo gli permetterà di costruire fiducia e indipendenza.

4. Comunicare i bisogni con parole semplici: insegna al bambino a comunicare i suoi bisogni con parole semplici o gesti. Questo aiuta a stabilire confini sani e rafforza il legame tra di voi.

 

Ansia da separazione e sonno: come influenzano il riposo del bambino?

Uno dei primi segni che l’ansia da separazione sta influenzando il sonno è la protesta del bambino all’ora di andare a dormire. Il piccolo può iniziare a piangere quando si rende conto che sta per essere separato da te per un periodo di tempo che non riesce ancora a comprendere.

 

Strategie per mantenere una routine del sonno serena

Ecco alcune best practices per aiutare il bambino a superare l’ansia da separazione senza compromettere la qualità del sonno:

1. Mantieni una routine costante: una sequenza prevedibile e rassicurante per andare a letto (bagno, pigiama, lettura di un libro, sacco nanna, ninnananna e buonanotte) aiuta il bambino a capire che è il momento di dormire. Evita di introdurre nuove associazioni come il dondolamento, che potrebbero diventare nuove abitudini difficili da rimuovere.

2. Ripetizione e prevedibilità: usa sempre libri e ninne nanne familiari per creare un ambiente confortevole e rassicurante. I bambini amano la ripetizione perché li fa sentire sicuri.

3. Associazione positiva con la stanza: passa del tempo nella stanza del bambino durante il giorno per creare associazioni positive. In questo modo, il bambino non vedrà la stanza solo come un luogo di separazione ma anche come uno spazio sicuro.

4. Crea un rituale speciale: permetti al bambino di scegliere alcune attività pre-nanna, come dire buonanotte a tre oggetti nella stanza o cantare una canzone insieme.

5. Rimani coerente: se il bambino si sveglia di notte e piange, puoi confortarlo, ma mantieni le interazioni brevi e noiose. Non prenderlo in braccio o portarlo fuori dal lettino, altrimenti il bambino potrebbe aspettarsi sempre questo tipo di attenzione ad ogni risveglio.

 

L’importanza della coerenza nel superare l’ansia da separazione

Essere coerenti è fondamentale per aiutare tuo figlio a superare l’ansia da separazione. Se una notte rispondi subito a ogni pianto e la notte successiva decidi di lasciarlo piangere, il bambino diventerà sempre più confuso e si aggrapperà ancora di più ai momenti in cui riceve attenzione. Scegli un approccio e seguilo in modo coerente, sia durante il giorno che la notte.

L’ansia da separazione è una fase normale, ma con le giuste strategie e un po’ di pazienza, anche questa passerà, e il tuo bambino tornerà a dormire serenamente.

 

Se il tuo bambino fatica ad addormentarsi o ha molti risvegli notturni legati all’ansia da separazione, una consulenza sul sonno personalizzata può essere la soluzione ideale per migliorare il riposo di tutta la famiglia. Con un approccio su misura, potrai ricevere supporto concreto per affrontare le difficoltà legate al sonno del tuo bambino e ritrovare una routine serena.

Dormire bene è fondamentale per il benessere del tuo piccolo e per il tuo equilibrio come genitore. Non esitare a richiedere aiuto per fare un passo verso notti più tranquille!

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Sono Olga Pasin, psicologa perinatale, consulente sul sonno dei bambini, parent coach. Il mio lavoro è sostenere le persone e dare loro gli strumenti per vivere serenamente e in equilibrio, sia come singoli che come componenti di una famiglia. Leggi di più

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