Nel precedente articolo, relativo alle strategie per calmare il neonato, ho parlato dell’importanza della fascia portabebè.

Oggi vi introduco il secondo ingrediente per il cocktail magico della calma: CULLARE IL NEONATO tra le vostre braccia.

I NEONATI si sentono a loro agio quando la condizione in cui vivono è molto simile a quella sperimentata nella pancia della mamma ovvero sentirsi sostenuti e cullati.

E’ importante sapere che quando un bambino è appena nato non percepisce appieno il proprio corpo, nel senso che non sente dove inizia e dove finisce. Solo tramite il contatto fisico con noi adulti può sentire, a livello tattile, di essere un’unità delimitata.

Dunque di cosa ha bisogno un esserino che non ha ancora una precisa percezione di sé e dei confini del proprio corpo?

Ha BISOGNO di essere tenuto in braccio in questo modo ridimensioniamo automaticamente il suo spazio vitale.

Proviamo ora a immaginarci un lattante che urla a squarciagola.

Per riuscire effettivamente a calmarlo (sempre dopo esserci accertati che non abbia fame), abbiamo già a disposizione due elementi: prima lo potremo avvolgere in una fascia portabebè e poi potremo portarlo un po’ in giro in braccio per la casa adottando un’andatura molleggiata.

Più forte sarà il pianto del bambino, più dovremo accentuare l’oscillazione. Dovrebbe essere un po’ come una danza, alla quale è lui a dare il ritmo: se piange a dirotto, risponderete con un dondolio altrettanto forte; a mano a mano che si calma, lo dondolerete più piano. Cullare dolcemente un neonato in preda a una crisi di pianto non avrà alcun effetto su di lui, in quanto la rigidità fisica in cui si trova gli impedirà di accorgersene.

Mentre lo cullate provate ad emettere dei suoni sibilanti tipo sccc, questo fruscio è quello che il bambino sentiva quando era nella vostra pancia (ricordate quando facevate l’ecografia? Sentivate un forte rumore!), anche il rumore del sangue che scorre nelle vene era di tipo sibilante.

Ecco, questo piace molto ai neonati, risponde esattamente ai loro bisogni e non abbiate paura, non li state viziando; i bambini crescono, sviluppano nuove capacità e abilità, non vorranno stare in braccio per il resto della loro vita ma nemmeno per il resto della loro infanzia!

Fonti bibliografiche

D.Daws, nel corso della notte: un aiuto ai neonati insonni e ai loro genitori, Liguori, Napoli, 1992

R.Ferber; Solve your child’s sleep problem, Simon&Schuster, New York, 1985

 

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Sono Olga Pasin, psicologa perinatale, consulente sul sonno dei bambini, parent coach. Il mio lavoro è sostenere le persone e dare loro gli strumenti per vivere serenamente e in equilibrio, sia come singoli che come componenti di una famiglia. Leggi di più