Se navigate in rete e leggete i post su fb vi sarete imbattute nell'”elogio alla calma”.
Ma cosa significa per una mamma la parola “calma”?
Quali sono gli effetti di una mamma calma e rilassata sulla relazione con i suoi figli?
Nel mio lavoro suggerisco ai genitori di osservare i figli, di sintonizzarsi con i loro bisogni, di essere empatici, di ascoltarli, di dedicare loro del tempo di qualità, anche poco ma piacevole. Tuttavia, sembra proprio una cosa difficile da realizzare: siamo sempre di corsa tra lavoro, impegni domestici, attività sportive, feste di compleanno, corri di quà, corri di là. Fin dal mattino mettiamo fretta ai bambini: “dai alzati che è tardi, “vestiti”, “lavati”, fai colazione” “no, adesso non è ora di giocare, dobbiamo uscire o faremo tardi, devi andare a scuola e io al lavoro”, ” non ho tempo di ascoltarti: devo cucinare, devo fare questo e quello…” e così via per il resto della giornata.
Un vero incubo! Ogni intoppo fa crescere dentro di noi la tensione, perdiamo la pazienza e ci sembra di non riuscire a fare tutto. Il nervoso cresce senza sosta e appena i figli rallentano la nostra corsa perdiamo la pazienza. Alziamo la voce, ci sentiamo incomprese, non vediamo l’ora che la giornata finisca per sdraiarci sul divano e addormentarci dopo pochi minuti.
Che vita d’inferno!
La sensazione è quella di non riuscire a stare dietro a tutto.
Questa sensazione di stress e nervosismo invitabimente la trasmettiamo ai bambini che diventano noiosi e sembrano ostacolare la nostra corsa.
Le mamme pensano a tutto, le mamme fanno, le mamme non hanno tempo. Ma è proprio così? O siamo noi a non riuscire a dare un limite a noi stesse?
Quando al mattino andiamo nella stanza di nostro figlio a svegliarlo e lui ci chiede una coccola, un abbraccio (“mamma, sdraiati qui con me un attimo”) saranno forse quei 5 minuti a mandare a pallino il nostro incastro perfetto di attività?
Se ci sdraiamo nel suo letto e pensiamo solo a lui, questo lo farà sentire accolto e ascoltato, lo renderà felice e sarà più disponibile quando gli chiederemo di vestirsi e far colazione. I bambini non chiedono che ci annulliamo per loro ma si aspettano che dedichiamo loro del tempo in cui nulla ci distragga da ciò che stiamo facendo, un tempo solo nostro e loro.
Vi siete mai chieste cosa origini la vostra fretta interiore?
E’ forse ormai un automatismo? Davvero non possiamo fermarci?
Siamo spesso con il cellulare in mano, chi di voi non è iscritta alle chat della classe, alle chat dello sport, a quelle delle amiche, della famiglia, a fb? Il cellulare suona in continuazione, ma dobbiamo sempre rispondere in tempo reale? In fondo quando siamo ad una riunione di lavoro silenziamo il tutto e rimandiamo le risposte.
Magari si potrebbe decidere che da quando si mette piede in casa tutto ciò che non è fondamentale verrà rimandato a quando i bambini sarano a nanna. E quel tempo di silenzio lo useremo per ascoltare i nostri figli, per sederci sul divano e stringerli a noi annusando il loro odore, per giocare a lanciarci le macchinine o per farci raccontare la loro giornata.
In due parole, per volerci bene.